Ricordi delle gite di pesca in Spagna

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bruno21
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

Kraken ha scritto:Grande Bruno,questo si che è pescare :inchino :inchino :inchino :inchino ,altre che bau bau micio micio :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 ,Ahimè,i saraghi dalle nostre parti sono inettati di tali virus,già da qualche anno :muro :muro :muro
Grazie dei complimenti Augusto, anche a nome dei miei amici.
Chissà se qualcuno sa dirci di più su questo virus che infetta alcune specie di pesci ed altre no.
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Kraken
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Kraken »

bruno21 ha scritto:
Kraken ha scritto:Grande Bruno,questo si che è pescare :inchino :inchino :inchino :inchino ,altre che bau bau micio micio :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 ,Ahimè,i saraghi dalle nostre parti sono inettati di tali virus,già da qualche anno :muro :muro :muro
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Chissà se qualcuno sa dirci di più su questo virus che infetta alcune specie di pesci ed altre no.
Purtroppo si,sono capitate delle orate e delle spigole nelle stesse condizioni :muro :muro :muro
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bruno21
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

AUTUNNO 1993

LA TENTAZIONE – Appena rientrati dalle ferie di agosto, la compagnia dei pescatori si trova riunita al negozio di Obre.
E’ li che s’intrecciano i racconti alieutici delle vacanze appena trascorse.
Neppure adirlo chi tiene banco è Paolo che insieme a Fonbok sono reduci da un lungo periodi di riposo e di pesca in terra spagnola.
Il racconto delle bellissime pescate notturne, riaccende nei presenti l’entusiasmo sopito dalle tante ore poco proficue trascorse sulle scogliere della Sardegna, della Corsica e del litorale toscano.
I favolosi cestini realizzati da Fonbok e Paolo a suon di saraghi chinati, ma soprattutto di spigole, fanno sognare ad occhi aperti i sempre più attenti ascoltatori.
La quantità dei pesci pescati, supera ogni più ottimistica previsione.
C’è chi candidamente confessa che i pesci presi in una sola notte dagli amici “spagnoli” superano di gran lunga quelli catturati dallo stesso in tutto il mese di agosto.
Ci sono invece i soliti “invidiosi” che tendono a minimizzare ingarbugliandosi in considerazione tecnico-scientifiche sulla temperatura dell’acqua, sui tempi medi di cattura, sul diametro dei terminali, sul rapporto peso-potenza delle canne, e così via.
Intanto, sotto sotto, il diavoletto tentatore che abita in ogni pescatore degno di questo nome, ha già infilato il suo ardiglione nel punto preciso dove è localizzata la “passionaccia”.
Alla fine della serata la “platea” esplode in un solo grido:- QUANDO SI RIPARTE????

I PARTECIPANTI – Per questa “sessione” autunnale di pesca, il numero dei partecipanti è passato da otto a dodici.
Ai veterani della primavera scorsa si sono uniti anche Romolino, Malucchi, Eugenio (Obre) e Stefano.
Gli organizzatori, dopo aver vagliato verie soluzioni, decidono per l’affitto di due furgoni al fine di sopperire agevolmente al numero dei partecipanti, ma, soprattutto, per stivare tutti quei metri cubi di materiale piscatorio, dal quale un pescatore con la P maiuscola non potrebbe mai fare a meno.
A Bruno viene dato l’incarico di costruire un contenitore termico ben coibentato, per sopperire ora ed in futuro al trasporto delle esche e del pescato.
Paolo invece si occuperà di fissare gli appartamenti, e, questa volta dovranno tutti essere attrezzati di congelatore proprio.

LADECISIONE - Per prendere assieme la decisione della data di partenza e di rientro, Paolo organizza nel laghino del Rosi una gara di pesca tra i dodici amici: i primi sei classificati beneficeranno di una cena pagata dai secondi sei.
La gara fatta di pesci ma soprattutto di scherzi e risate finisce in gloria davanti ad una bella tavolata allestita per l’occasione nel ristorante dello stesso lago.
I primi classificati furono: Paolo, Bruno, Fonbok, Vallero, Roberto, Eugenio.
Democraticamente, come si conviene, ci viene imposta da Paolo il programma spagnolo: si parte il 28 ottobre alle ore 1,30 e si rientra il primo novembre.
Bruno viene nuovamente incaricato di redigere il diario della spedizione autunnale, purchè, rispetto al diario scorso, vengano omessi …determinati fatti e personaggi estranei alla spedizione; il diario primaverile, oltre che ai partecipanti è andato a finire in mani ostili e i commenti venuti fuori erano stati abbastanza pungenti.
Trovatosi alle strette lo scriba fa solenne giuramento: Sull’unico gigantesco sarago di quasi un etto abilmente catturato da Duilio la scorsa primavera, giuro di non riferire più sui diari sulle situazioni
familiari della “sporca dozzina”… sarà?!

LA CENA DELLE…”BELVE” – Per addolcire il doloroso e temporaneo distacco familiare, viene deciso, sempre dal Fhurer Paolo di organizzare una cena con le consorti.
Si sceglie (si fa per dire) il ristorante Lanterna Blu con un menù a base di funghi nostrali come meta della numerosa compagine.
Durante la cena, come d’accordo, viene affrontato lo spinoso argomento della vacanza piscatoria.
Alla cena, quasi tutti presenti, tranne che: Floriano perché è scapolo e non aveva da chiedere niente a nessuno, Stefano che per ammansire la signora aveva iniziato un giro turistico-gastronomico e quella sera aveva telefonato dalla Liguria per sincerarsi della riuscita del convivio, Malucchi che fa come i comunisti, si viene si viene e poi non vengano mai, Duilio che preferisce affrontare il problema con la consorte in questi termini: ciao cara, vado a fare una pescatina in Spagna e torno subito, intanto butta pure la pasta.
Alla fine della cena, la sorpresa, Paolo aveva preparato le autorizzazioni scritte per la gita in Spagna e ognuno degli amici doveva convincere la propria moglie a firmarla.
Sotto le autorizzazioni erano lasciate delle righe in bianco per eventuali consigli e raccomandazioni.
La signora Lida, moglie di Eugenio firma aggiungendo: mi va bene così Eguenio…vai vai pure a quel paese..la Spagna.
La signora Franca, moglie di Romolino firma aggiungendo: Auguro al mio Romolino di restare in Spagna a tempo indeterminato….
Mia moglie Franca dopo aver firmato così si esprime: mi auguro un generoso 20/2 (Il 20/2 è l’anniversario della capitolazione….l’anniversario di nozze) senza ricordarsi che del generoso 20/2 scorso c’è ancora qualche farfalla in volo.
La signora Antonella, moglie di Roberto firma e aggiunge: amore mio, voglio un regalo grosso grosso, altrimenti non tornare.
Sappiamo che l’indomani l’amore suo è andato a scambiare in pesetas un assegnino con sei zerucci.
La signora Monica, moglie di Paolo firma aggiungendo che si accontenta solo di un altro paio di cenette come questa.
Non dello stesso avviso è la signora Elena moglie di Lottino, che non solo non firma, e tutti ce lo aspettavamo, ma augura addirittura buona pesca a tutta la compagnia. E grazie Elena!
Neppure la signora Mariangela, moglie di Vallero, firma e anche lei augura buona pesca. E grazie anche a Mariangela.
Neppure Rosalba moglie di Fonbok firma, ma almeno non augura buona pesca.
Se gli chiedi perché non ha firmato di risponde: lui lo sa perché!
Agli amici ai quali non è stata firmata l’autorizzazione, non resta che esprimersi con queste parole: io di mia moglie me ne frego e vengo lo stesso in Spagna.
Fonbok e Vallero formulano per intero il discorsino, ma quando è la volta di Lottino lui si ingarbuglia in frasi primarie e secondarie fatte di…moderati dissensi…divergenze interpretative….altissima opinione…e dopo diverse di queste litanie gliela passiamo per buona, tanto sappiamo chi in casa porta i pantaloni.
A parte la spiritosa sceneggiata, l’atmosfera amichevole che ha accompagnato la cena, è stata talmente gradita dalle consorti, tanto che andrà ripetuta quanto prima come nei desideri della signora Monica.
Continua
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Kraken
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Kraken »

Quando comincia così c'è d'aspettarsene di belle!!!! :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 :smt038
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da duchessa »

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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bebo »

WOW!! vado a prendere i pop corn :smt026 :smt026 :smt026
Umberto
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da duchessa »

hehehe ............... :pop :pop :pop
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Overmax »

Ma che allegra compagnia.... forte il Bruno & c. :-)
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Openboat »

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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

LA RIUNIONE FINALE – Il mercoledì sera, al negozio di Obre, vengono caricati tutti i bagagli, vengono sistemati nel grosso contenitore frigo 60 kg. di bigattini, oltre ad un altro contenitore frigo per eventuali prede in eccesso.
Purtroppo alle operazioni di carico non è presente Fonbok, che, per sopraggiunti improvvisi impegni familiari sembra non possa venire in Spagna.
Ci diamo appuntamento per il mattino successivo alle 1,15, ci congediamo dagli amici presenti venuti a salutarci e poi subito a casa per cenare e andarsi a riposare per quanto consentito.

IL GRANDE ASSENTE – Purtroppo il presentimento era giusto, Fonbok, dopo esitazioni è costretto a rimanere a casa.
La notizia fa il giro degli amici, e, nonostante l’ora telefoniamo tutti insieme a casa per spingerlo a venire.
Tutto inutile, il giuramento del figlio militare, già rimandato due volte, questa volta sembra proprio che ci sia e Fonbok non può non essere presente.
Ecco perché Rosalba non aveva firmato il permesso e non voleva spiegarne la ragione.
E’ un’assenza davvero inaspettata e mette addosso un po’ di tristezza, le sue barzellette, la sua esperienza, ma soprattutto la sua presenza ci mancheranno per questa breve vacanza spagnola.
Una raccomandazione: Fonbok non ce lo fare più.

LA PARTENZA – Davanti al solito luogo di riunione, da Obre, alle ore 1,30 precise, i motori vengono accesi, si provano gli walkie talkie che terranno collegati tra loro i furgoni, per non perderci durante il viaggio, e poi…via.. verso la Spagna e i suoi pesci.
Il Fhurer aveva pensato alla composizione degli equipaggi.
Il furgone n° 1 era composto da Paolo alla guida, Bruno secondo pilota, Duilio, Malucchi, Eugenio e Romolino.
Il furgone 2 era composto da Vallero alla guida, Roberto secondo pilota, Stefano terzo pilota, Floriano e Lottino.

IL VIAGGIO – La partenza avviene con un tempo splendido: sotto un limpidissimo cielo azzurro trapunto di stelle come raramente si vede dalle nostre parti.
Il clima è gioioso e i w.t. sono continuamente in funzione, scambiandoci battute e commenti.
Giunti in terra ligure un fastidioso vento di ponente rende la guida un po’ difficoltosa, ma in agguato c’è ben altro: giunti al confine tra Francia e Spagna, al vento si uniscono scosci di pioggia che temporale dopo temporale ci accompagna per tutta la Catalogna fino alla nostra meta, Rosas.
Il furgone N° 1 a 150 km. Dalla meta comincia a fare i capricci, mettendo in ansia tutti.
Per fortuna si tratta di un inconveniente di poco conto che sarà brillantemente risolto da un esperto (e sudicio) meccanico al nostro arrivo a Rosas.

L’ARRIVO – alle 11,45 esatte siamo davanti all’agenzia immobiliare “ da Carmen” a ritirare le chiavi dei quattro appartamenti del residence Miramar.
Grazie ad una opportuna pausa della pioggia scarichiamo armi e bagagli e occupiamo gli appartamenti riservati dove sono stati sistemati i congelatori come da noi richiesti.
Il Fhurer aveva così deciso: appartamento 1 Paolo e Bruno, l’altro letto era destinato a Fonbok, appartamento 2 Eugenio, Romolino, Malucchi, appartamento 3 Duilio, Floriano, Stefano, appartamento 4 Lottino, Vallero e Roberto.

PRIMO GIORNO – L’agenzia aveva fatto trovare su ciascun letto la biancheria perciò non dovemmo procedere a scambi fantasiosi come in primavera, la senorita Carmen aveva pensato a tutto, per poche pesetas in più, questa volta non ci sentimmo abbandonati a noi stessi.
Di tutto quello che avevamo bisogno, (tranne quello che pensate voi maniaci sessuali) la giovane Carmen si faceva in quattro per accontentarci tutti quanti ( e ridai o ma siete proprio dei fissati eh?).
Per il pranzo il gruppo si divide, c’è chi si recherà ad un Mc Donald vicino e chi preferirà riposarsi dal viaggio per affrontare al meglio la prima nottata di pesca.
Verso sera però un violentissimo temporale si abbatte sulla costa rendendo impossibile non solo di pescare ma neppure di uscire di casa.
I buona pesca delle signore Elena e Mariangela avevano funzionato e qualcuno, con molta educazione e tatto lo fece notare ai rispettivi consorti, aggiungendo alcune considerazioni riguardanti parti anatomiche posteriori delle suddette signore, diciamo non propriamente integre.
Attendiamo con pazienza e trepidazione e finalmente verso le 21 il cielo riapre e ci permette di caricare i furgoni con le attrezzature e recarci nel posto di pesca.
Il porto di Rosas sulle scogliere interne ed esterne si dimostra capace di accogliere la numerosa compagnia nei posti facilmente raggiungibili senza rischiare l’osso del collo.
La pesca, forse grazie al temporale, si rivela subito prodiga di numerose catture.
Forti dell’esperienza della scorsa primavera e delle pescate più recenti di Paolo, prendiamo le postazioni migliori per la ricerca di spigole.
La taglia media non era grossissima ma tutte le spigole superavano tranquillamente i 300 grammi e potevano considerarsi spigole da porzione.
Non posso elencare le catture di tutti, ma Vallero e Roberto avevano i cestini più consistenti, mentre Bruno e Duilio avevano allamate le più grosse, sopra il chilo.
Romolino, Stefano e Floriano, purtroppo, non avevano preso quasi niente, ma Vallero e Roberto che pescavano nel posto migliore, a metà nottata gli cedettero il posto facendo prendere un po’ di spigole anche a loro.
Nonostante pescassimo a mezzo fondo furono allamati anche diversi saraghi tutti di taglia ragguardevole.
Scoprimmo al nostro rientro a casa, che questa volta erano tutti buoni senza virus.
Alle tre del mattino il cielo riaprì le sua cateratte e venne giù un diluvio di acqua che ci fece rientrare in tutta fretta e furia.

SECONDO GIORNO – Strano a dirsi, ma ci svegliammo per la luce di un accecante sole anziché dal solito Duilio (ma si rifarà con gli interessi le mattine successive) ci vestimmo e andammo a prendere il caffè al Bar Malucchi.
Il Bar Malucchi è una moka da due tazzine portata da casa con grande preveggenza dall’omonimo titolare del bar, unitamente ad una belle riserva di caffè e zucchero.
Il proverbiale cornetto invece era una fetta di torta casereccia preparata prima della partenza dalla signora Lidia moglie di Eugenio.
Il lavoro di ripulitura viene fatta sulla spiaggia vicino al canalino e finita l’operazione si confezionano e si ripongono nei congelatori.
Il pescato della prima notte ne riempie due, per un totale (questa volta avevamo portato una bilancia a dinamometro) di 52 chili puliti.
Ogni tanto qualche nuovolone grigio, portato dal vento, copriva il sole, ma il vento a terra si era calmato promettendoci una serata discreta. Speriamo.
Per il pranzo fu scelto il ristorante EL CAMPANAR dove potemmo gustare una grande varietà di molluschi, gusci e pesci tutti cucinati rigorosamente alla piastra ( a la plancia).
Il pesce fu accompagnato da uno spumeggiante vinello bianco che tanto per restare in argomento si chiama: blanco pescadores.
Purtroppo tutte le bottiglie avevano un grosso buco sul fondo, per cui bisognava versarle subito nei bicchieri senza appoggiarle sul tavolo e metterlo subito al sicuro bevendolo.
L’atmosfera a mille contagiò anche il campanaro, tifoso sfegatato del Barca, che si unì insieme alla famiglia all’allegra compagnia.
Durante il riposino pomeridiano, sentimmo chiaramente il vento che si era rialzato gagliardo aumentando di intensità.
Ce ne accorgemmo quando andammo al porto, non solo era impossibile pescare ma addirittura duravamo fatica a restare in piedi.
I posti sottovento nel porto di Rosas sono veramente pochi, per cui decidiamo di dividerci.
Lottino, Floriano, Romolino e Stefano resteranno qui, mentre gli altri proveranno nei porti di Llanca e al porto De La Selva.
Durante la strada Paolo ci consiglia di non fermarsi a Llanca ma proseguire per La Selva, dove in estate avevano fatto dei bei cestini di saraghi e qualche spigola.
Concordiamo con lui il programma e dopo una mezz’ora siamo sulla banchina di questo porto.
Purtroppo la nostra idea di ripararsi dal vento non l’abbiamo avuta solo noi, infatti troviamo le banchine conosciute da Paolo piene di pescatori spagnoli.
Andiamo su un pennello interno, ci sistemiamo, e incredibile, in una mezz’ora abbiamo già i cestini porta pesci pieni per metà: spigolone e saraghi tutti sul chilo.
Era troppo bello, perché ci trovavamo a pescare in un luogo dove la pesca era proibita.
Fu un solerte guardiano a ricordarcelo, invitandoci a uscire subito da li andare sulle altre banchine.
Paolo che conosceva benissimo il modo di ragionare e pensare di questi guardiani, aspettò di essere solo e poi andò a parlarci.
Uno spicchio di parmigiano (portato per fare i panini ma non ancora tagliato) due bottiglie di Chianti gallo nero, aggiunti ad una mancetta rabbonirono il guardia che riaprì il cancello e ci fece entrare uno ad uno senza farci vedere dagli spagnoli, per terminare la notte di pesca.
Ben presto riempimmo i cestini e pensammo di essere in una riserva di pesca vera e propria, ma non era così, il guardiano ci aveva fatto allontanare soltanto perché aveva il timore che potessimo rubare sulle barche ormeggiate qua e la lungo la banchina, era pagato per sorvegliarle, tutto qua.
Alle quattro del mattino, con cestini e sacchetti pieni ritornammo al residence.
Trovammo nel parcheggio il furgone con un foglietto sotto i tergi cristalli, che recitava: abbiamo preso poco, buonanotte.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da duchessa »

Openboat ha scritto:@Duchessa
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bebo »

Openboat ha scritto:@Duchessa
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bebo »

Kraken ha scritto:
bruno21 ha scritto:
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@ Augusto
Un paio di anni fa, mi è capitato di vedere delle strane orate, pescate nello specchio d'acqua di fronte Baia, che erano come squamate e dal colore piu chiaro delle solite. Erano forse quelle infette? Diversamente, come si riconoscono queste orate/saraghi da quelli buoni? :smt017
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

@ Bebo.
Mi permetto di risponderti anch'io.
Non c'è nessun indizio visivo per capire quali siano i pesci infettati, altrimenti sarebbe stato facile dopo la cattura gettare questi nell'immondizia e tenere quelli sani.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bebo »

bruno21 ha scritto:@ Bebo.
Mi permetto di risponderti anch'io.
Non c'è nessun indizio visivo per capire quali siano i pesci infettati, altrimenti sarebbe stato facile dopo la cattura gettare questi nell'immondizia e tenere quelli sani.
Bruno ma allora come te ne accorgi del problema? Forse quando vanno sviscerati? :smt017
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