Ricordi delle gite di pesca in Spagna

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bruno21
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

...Ma avete letto bene l'anno???? 1993.
Fosse adesso mi direbbe: ma come, cinque giorni soli???
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duchessa
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da duchessa »

Bruno ............... :smt044 :smt044 :smt044 :smt044
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Zorro
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Zorro »

Kraken ha scritto:Bruno,psssh in confidenza,ho saputo che i virus dell'influenza son buoni come esca per le occhiate,non mi dire che già eri a conoscenza del fatto :smt017 :smt017 :smt017 ,mettili sotto ghiaccio che appena andrai a pesca farai una strage :hook :hook :hook :hook :hook :smt026 :smt026 :smt026 :smt026 :cool: :cool: :cool: :cool: :smt058 :smt058 :smt058 :smt058
anche i vermi Kraken sono buoni per la pesca, se ne ricapito uno Bruno te lo conservo. :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044
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Kraken
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Kraken »

Zorro ha scritto:
Kraken ha scritto:Bruno,psssh in confidenza,ho saputo che i virus dell'influenza son buoni come esca per le occhiate,non mi dire che già eri a conoscenza del fatto :smt017 :smt017 :smt017 ,mettili sotto ghiaccio che appena andrai a pesca farai una strage :hook :hook :hook :hook :hook :smt026 :smt026 :smt026 :smt026 :cool: :cool: :cool: :cool: :smt058 :smt058 :smt058 :smt058
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:ignu :ignu :ignu :ignu :ignu :ignu :ignu :ignu :ignu :ignu Il Kraken è il calamaro gigante degli abissi e combatte per la vita contro i capodoglio."Verme Kraken" :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt071 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt075 :smt062 :smt062 :smt062 :smt062 :smt062 :smt062 :smt062 :smt062 :smt062 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

IL VIAGGIO – Nonostante l’orario e la perdita di un’intera notte di sonno, l’atmosfera gioiosa e ridanciana accompagnò gli amici per i quasi mille chilometri percorsi attraversando tre nazioni: Italia, Francia, Spagna.Alla guida del furgone si succedettero nell’ordine: Paolo, Bruno, Fonbok che concluse il viaggio.
L’ARRIVO- Alle 9 in punto, davanti l’agenzia Miramar a Rosas il furgone fu parcheggiato ed il motore fu spento.
L’accoglienza dal punto di vista meterorico fu a dir poco disastrosa.
La pioggia che ad intermittenza ci aveva accompagnato per tutto il viaggio, sembrava avere trovato qui fissa dimora.
Sotto un acquazzone tremendo furono scaricati i numerosi bagagli e fu preso possesso
dei due residence da tempo fissati.
La compagnia si divise in due gruppi: i fumatori incalliti Paolo Floriano e Duilio e i non fumatori o fumatori modesti Fonbok Lottino e Bruno, e, ognuno dei due gruppi si sistemarono nei rispettivi appartamenti.
PRIMO GIORNO- L’operazione di sistemazione richiese qualche ora e rifare i letti fu l’operazione più lunga.
Sorsero discussioni sull’uso di alcuni sacchetti senza fondo che si rivelarono poi delle federe e sull’uso di alcune lenzuola di forma quadrata.
Dopo un summit fu deciso che ognuno si regolasse come meglio credeva.
Si finì così per mettere quattro lenzuola per letto, due coperte, più alcune pezze di stoffa, non meglio identificate, per coprire pietosamente il tutto.
Finita questa operazione, fu ispezionato il posto di pesca per la serata: il moletto del porto di Rosas.
La pioggia ci concesse una pausa per l’ispezione e poi tutti a tavola.
Il ristorante EL CURA a pochi passi dal residence si rivelò un ottimo posto per assaggiare le specialità spagnole.
Cozze, zarzuela, calamaros, crema catalana furono consumate innaffiate da un vinello bianco che sembrava dicesse “bevimi bevimi”.
Fu preso contatto con il vicino bar CONXITA per l’uso riservato di un congelatore per riporre il pescato ed i condensatori di ghiaccio.
Dopo una breve siesta pomeridiana, furono preparate le canne e tutte le attrezzature necessarie per la prima nottata di pesca.
Il vero patito delle montature scoprimmo che era Lottino, quando lo volevi potevi trovarlo in due soli posti: a preparare montature o a telefonare a casa tentando di parlare con la consorte.
Paolo e Duilio, veterani della Spagna, con grande preveggenza avevano portato da casa alcune coppie di pane toscano e un fiocco di prosciutto nostrale per preparare degli ottimi panini da consumarsi durante le ore di pesca.
Alle 18,30 ancora in giorno pieno, le lenze furono calate in acqua e l’avventura ebbe inizio.
Fortunatamente il tempo resse e anche se disturbati da un po’ di vento, pescammo per buona parte della notte.
Le catture, anche se non a ritmi vertiginosi, si susseguirono abbastanza regolari, il pescato era per lo più composto da saraghi di buona pezzatura, circa 500 grammi, quelli di taglia più piccola venivano rimessi in acqua con cura, di spigola non ne furono prese molte e anche per queste il peso era intorno al mezzo chilo.
Verso mezzanotte il vento rinforzo e la pesca si fece più difficile, le mangiate si fecero sempre più rare e decidemmo di provare in un porto più riparato ad una decina di chilometri di distanza.
Arrivammo così a LLANCA dove nel piccolo porticciolo l’ottobre scorso erano stati pescati notevoli quantità di paragoni.
Purtroppo questo posto si rivelò, tra la meraviglia di tutti, avarissimo di pesci, le poche catture erano composte da saraghi e spigole piccole e tutte furono rimesse in acqua.
Insistemmo pasturando con insistenza fino alle tre del mattino, ma poi, tutti d’accordo, riponemmo le canne e ritornammo al residence per il meritato riposo.
SECONDO GIORNO – Svegliati da Duilio alle 9 del mattino, ci alzammo a andammo in spiaggia a ripulire e confezionare il pescato della notte precedente.
Tutti i pesci vennero adagiati su di un telo di nylon, ripuliti dalle interiora, risciacquati con cura e confezionati negli appositi sacchetti, portati poi al congelatore e sistemati all’interno.
Nessuno aveva pensato di portare la bilancia, ma una stima approssimativa portava il pescato sui 25/30 chili.
La ripulitura, gli scherzi, le barzellette di Fonbok portarono all’ora di pranzo.
La giornata soleggiata e tiepida era propizia per una gita nei dintorni, ci recammo così in un villaggio turistico li vicino: AMPURIABRAVA, che si scoprì essere una Venezia in miniatura.
Un intreccio di strade e canali, facevano da cornice ad una innumerevole serie di villette di stile spagnolo costruite a due passi dall’acqua con barche da sogno ormeggiate sotto casa al pontile in fondo al giardino.
Proprio ad Ampuria trovammo un ristorante italiano: LA DOLECE VITA, dove ci fermammo a pranzo.
Un ricco antipasto di salumi locali con il famoso PATA NEGRA, un fumante piatto di spaghetti alla carbonara fatti come Dio comanda, una tagliata al pepe verde e alcune bottiglie di rosso locale misero tutta la compagnia di buonumore.
Velocemente rientrammo al residence per una pennichella pomeridiana e ad attenderci trovammo Vallero e Roberto che erano arrivati da pochissimo.
Verso le 19 ritornammo nuovamente a pescare nel porto di Rosas, e oltre che all’interno del porto, provammo anche a pescare sulla scogliera esterna, ma con scarsi risultati.
La pioggia verso le 22 purtroppo cominciò a cadere copiosa facendoci aprire ombrelli ed ombrelloni per ripararsi.
Fortunatamente la pioggia smosse anche i pesci e i grossi saraghi non si fecero più pregare per aggredire le nostre esche.
L’interno del porto si rivelò il posto migliore e molti saraghi sui 700/800 grammi furono salpati da Fonbok Lottino e Bruno.
Paolo, Vallero e Roberto insistendo sulla scogliera esterna fecero invece diverse catture di spigole tra cui due o tre vicine ai due chili.
Vreso le due del mattino, vinti dalla stanchezza, rientrammo al residence.

Continua.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Kraken »

Azz,sempre più intrigante :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 Bruno,vedo che hai sconfitto i virus dell'influenza :clap :clap :clap :clap :smt039 :smt039 :smt039
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

Kraken ha scritto:Azz,sempre più intrigante :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 Bruno,vedo che hai sconfitto i virus dell'influenza :clap :clap :clap :clap :smt039 :smt039 :smt039
Dopo una notte di sonno è passato tutto, continuo domani e arrivo in fondo alla prima gita di pesca in Spagna.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bebo »

Ampuriabrava? Bellissima!!! mi hai fatto tornare alla mia prima vacanza fuori dall'Italia nell'85/86.. ero un ragazzetto :cry: :cry: :) partii da Napoli...... con l'auto senza avere ancora la patente :oops: Poi ci ritornai qualche anno dopo, con la patente, ma senza l'auto :)
Anche io rimasi colpito da quelle villette che da un lato avevano il giardino e dall'altro il posto barca :)
alcune foto prese dalla rete.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

TERZO GIORNO – svegliati nel cuore della notte (10,30) dal solito rompi di Duilio (vabbè che è stato sceriffo di Montecatini per diversi anni e ha sempre detto che dormiva con un occhio soltanto) ci accingemmo nuovamente alla ripulitura del pescato al suo confezionamento e congelamento.
Questa volta la stima fu unanime sui 60 chili.
Tutti parteciparono di controvoglia alla pulitura, tutti, meno uno che tra telefonate e montature non trovò il tempo di dare una mano.
La cessata pioggia ed il sole che cominciava a far capolino tra le nubi, misero nel gruppo un po’ di euforia e allegria che era mancata a causa dei capricci del tempo.
Andammo nuovamente a pranzo da El Cura e la paella unita a varie verdure alla piastra e crema catalana la fecero da padroni.
Il pomeriggi fu dedicato allo shopping ed i negozi di Ampuria furono presi d’assalto dalla numerosa comitiva.
I più visitati furono quelli di Swatch e Lacoste che presentavano le ultime novità a prezzi introvabili in Italia.
Floriano, Duilio e Roberto, invece andarono a pescare sulla scogliera esterna del porto.
Alle 19 li raggiungemmo e tutti riprendemmo i propri posti di pesca dei giorni precedenti.
La serata fin da subito fece capire che era da record.
I saraghi iniziarono a mangiare e la taglia era più che discreta.
Paolo e Bruno che si erano posizionati nella buca all’inizio del porto, ne “svelsero” un bel numero, tutti vicino al chilo, Bruno, con la sua solita fortuna, ne salpò tre di un chilo e mezzo circa e un gigante di oltre due chili che si rivelò il sarago più grosso della spedizione.
Fonbok, da quel furbacchione esperto di Spagna che è, a metà nottata armò un canna robusta all’inglese e cominciò a lanciare verso i largo su e giù sulla banchina alla ricerca di qualche spigola gigantesca.
I fatti gli dettero ragione perché ad un certo punto portò al guadino una spigola di quasi tre chili seguita a brave distanza da un’altra che superava abbondantemente i quattro chili.
Tutte e due le spigole furono allamate esattamente davanti ad un allibito Lottino, il quale aveva corso il grandissimo rischio di prenderle lui stesso se non fosse intervenuto in tempo Fonbok a salvarlo….
Purtroppo, anche quella sera il vento rinforzò a tal punto da non permettere più di pescare.
I più andarono a letto, mentre gli altri proseguirono la pesca al porticciolo di Llanca, dove per una questione di ridossi il vento si sente molto meno,.
Questa volta qualche pesciolotto fu cestinato, ma alle 3,30 cessammo le ostilità e andammo a nanna.

QUARTO GIORNO – Sveglia alle 10 potete immaginarvi da chi, e solite operazioni di ripulitura e confezionamento.
Il pescato, nonostante lo avessimo valutato diversamente non arrivava neppure a quaranta chili.
A mezzogiorno ci trovammo tutti al bar Conxita dove la signora proprietaria ci aveva preparato un aperitivo made in Spagna offerto dalla casa.
Per sdebitarci donammo le due spigolone a Conxita, e per ringraziarla di averci messo a disposizione il congelatore.
Finimmo nuovamente al ristorante El Cura, ma questa volta tutti ordinarono carne di vitello e cordero, vino rosso, dolce e frutta.
Riposino pomeridiano, e poi via nuovamente a pescare nel porto.
Demmo così inizio alla nostra ultima notte brava in Costa Brava, sfidandoci all’ultimo sangue (di sarago).
La serata, nonostante l’assenza di vento, si rivelò essere la peggiore in senso assoluto.
Solo Roberto e Vallero riuscirono a catturare qualche spigola discreta, Duilio dalla parte esterna salpava rare occhiate, Paolo non prese un pesce, Lottino e Bruno due saraghi rimessi in acqua, e Fonbok non vide una toccata.
Addiriittura, cosa più unica che rara, dalle 22 alle 24 non su preso un pesce che fosse uno.
Proprio alle 24 i più decisero di andare in pizzeria e concludere le ostilità.
Fonbok, Bruno e Paolo finirono la serata in bellezza perché verso le una del mattino i pesci si dettero una mossa e una ventina di pezzi coronarono la serata.
Alle 2,30 anche i superstiti riposero le canne e si avviarono al residence.

QUINTO GIORNO – Sveglia alle 8, carico dei bagagli, sistemazione del pescato nei contenitori termici, una rapido saluto agli amici del bar e poi via verso casa.
Una pioggerella insistente ci accompagna fino alla Costa Azzurra, ma qui troviamo il sole ed il caldo.
Ci fermiamo ad osservare Montecarlo dall’alto in uno scenario meraviglioso.
Lungo il percorso si intrecciano discussioni, appuntamenti alieutici, si fissa una cena per il sabato successivo.
Scambiamo qualche battuta con l’auto di Vallero alla quale ci colleghiamo con un walkie talkie e arriviamo a casa.
Si scaricano i bagagli, ci scambiamo i saluti ripromettendoci di ritornare in autunno in terra spagnola.
Ma questa è un’altra storia.

LO SCRIBA – BRUNO.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bebo »

Bella storia. Da applausi!!! :clap :clap :clap
Bruno, pero' non ci hai descritto l'attrezzatura, esca ( solo bigattini? ), tecnica.... :sneaky :sneaky
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da duchessa »

:clap :clap :clap E chi si è mangiato tutto quel pesce ?
Carla

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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Zorro »

duchessa ha scritto::clap :clap :clap E chi si è mangiato tutto quel pesce ?
Non le donne rimaste a casa................ :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 :smt044
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

bebo ha scritto:Bella storia. Da applausi!!! :clap :clap :clap
Bruno, pero' non ci hai descritto l'attrezzatura, esca ( solo bigattini? ), tecnica.... :sneaky :sneaky
Sembrerà impossibile ma se andassi in Spagna oggi, pescando come pescavamo venti anni fa non prenderesti neppure un ghiozzo.
Pescavamo con canne bolognesi di sei metri e caricavamo i mulinelli con nylon dello 0,28.
I terminali li facevamo con nylon dello 0,25, di un metro e mezzo di lunghezza.
Ami del n° 8 ad occhiello, galleggianti scorrevoli da 8/10 grqmmi, piombatura riunita appena sopra il terminale.
Esche e pastura: solo bigattini, in Spagna non li conoscevano ancora e i pesci si suicidavano letteralmente su questa esca.
I bigattini venivano gettati in acqua con l'apposita fionda, sopra il galleggiante, in maniera abbastanza continua.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da bruno21 »

duchessa ha scritto::clap :clap :clap E chi si è mangiato tutto quel pesce ?
Il pesce era equamente diviso tra tutti i partecipanti la gita, togliendone una decina di chili che sarebbero serviti per una cena con amici e famiglie.
La quota restante, circa 15 chili a testa (se ci pensi bene non è poi un garnchè, 4 nottate di pesca, circa 3,5 kg. a sera) di pesce già congelato, veniva consumato nel tempo.
Quello dell'ultima notte invece, non congelato, veniva, perlomeno per me, consumato il giorno successivo e in parte regalato.
Purtroppo una parte dei saraghi spagnoli erano affetti da un virus e la carne era durissima ed immangiabile, questi saraghi non erano riconoscibili all'esterno da quelli con carne normale, per cui se cucinavi ad esempio saraghi per cinque persone, per essere sicuri bisognava cucinarne otto anzichè 5.
E otto saraghi di mezzo chilo sono quattro chili, il pescato di una notte.
Le spigole invece erano perfette, tanto che nelle successive gite spagnole, come potrai leggere, la pesca si rivolse quasi esclusivamente a quest'ultime.
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Re: Ricordi delle gite di pesca in Spagna

Messaggio da Kraken »

Grande Bruno,questo si che è pescare :inchino :inchino :inchino :inchino ,altre che bau bau micio micio :smt044 :smt044 :smt044 :smt044 ,Ahimè,i saraghi dalle nostre parti sono inettati di tali virus,già da qualche anno :muro :muro :muro
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