Il destino del Minerva

Storie ed episodi che in qualche modo hanno fatto la storia della nautica
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marcoevo
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da marcoevo »

Anche a me è venuta una profonda tristezza ....


Da IPhone 5 di Marcoevo
marco
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bruno21
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da bruno21 »

La nave aveva urtato violentemente con il fianco destro il basso fondale vicinissimo alla costa ed all'imboccatura del porto.
La manovra del pilota era perfettamente riuscita e la nave si stava adagiando lentamente sul fianco, mentre la chiglia del fianco sinistro emergeva lentamente dall'acqua.
Tutto il personale di plancia, con i giubbotti già indossati, uscì dalla sala per dirigersi verso le lance di salvataggio.

Sulla banchina del porto erano in attesa quasi tutti gli abitanti di Giglio porto, compreso le autorità locali.
Di come fossero venuti a conoscenza di quanto stava accadendo è quasi un mistero, fatto sta che tutti sapevano del Minerva ed erano scesi al porto per soccorrere come meglio potevano i passeggeri ed il personale di bordo.
Intanto le scialuppe avevano già scaricato la prima ondata di naufraghi ed erano ripartite per raccogliere quelli rimasti a bordo.
Settecento persone erano sbarcate, intirizzite dal freddo e dalla paura e il numero sarebbe di li a poco cresciuto a dismisura, perchè tra croceristi e personale si trattava di almeno 4500 persone.

Il sindaco fece immediatamente aprire le strutture pubbliche per riparare perlomeno dal freddo pungente di quella notte agli sfortunati passeggeri del Minerva.
Il prete aprì immediatamente la Chiesa e mise a disposizione di chi lo richiedeva tutto quello che riuscì a trovare per coprirsi, compreso i paramenti sacri.
Alle suore di clausura del vicino convento, furono invece indirizzate le famiglie con figli piccoli al seguito perchè trovassero un'ospitalità più adeguata a quella che poteva offrire una Chiesa.
Il proprietario del piccolo albergo sul porto che era aperto solo nel periodo estivo, riaprì immediatamente i battenti ospitando più persone possibile nelle camere e nella sala da pranzo.
Il vice sindaco volle salire a bordo del Minerva per dare un aiuto ad organizzare l'evacuazione.
Ogni abitante del Giglio si sentì direttamente coinvolto nell'aiutare come poteva le persone che scendevano piangendo e rabbrividendo, consapevoli che stava assistendo ad uno dei drammi più grandi del mare.

A bordo nonostante la paura, l'abbandono della nave si stava svolgendo abbastanza ordinatamente.
Grazie al commissario di bordo, agli stewards e ad alcuni ufficiali, più della metà delle persone era già stata evacuata e messa in salvo.
Quando l'inclinazione della nave non permise più di utilizzare la fiancata di destra per l'imbarco sulle lance, il commissario ed i suoi aiutanti fecero spostare tutti i rimasti sulla fiancata sinistra e da questa calarono una biscaggina fino al mare.
Le persone, una alla volta, discendendo la scaletta in corda salivano sulle scialuppe e quando queste erano al limite partivano per il porto, scaricavano e ritornavano per raccogliere gli altri.
L'evacuazione era ora molto ordinata, dando la precedenza alle donne ai bambini ed agli anziani, mentre i più giovani ed il personale della nave aiutavano come potevano.

Il commissario di bordo aveva cominciato ad ispezionare le cabine per sincerarsi che tutte fossero vuote, qualche incauto che aveva cercato di raggiungerle per recuperare quello che poteva, venne aspramente rimproverato e fatto immediatamente risalire.
L'ulteriore inclinazione improvvisa dello scafo, mise il commissario di bordo in difficoltà.
Tentò inutilmente di aggrapparsi alla ringhiera, ma scivolò a terra e rotolò verso la porta di una cabina rimasta aperta.
Cadde attraverso la porta all'interno e atterrò sull'armadio alla parete.
Tentò di rimettersi in piedi, ma si accorse che non riusciva a farlo, solo allora sentì un dolore lancinante alla gamba destra, nella caduta la gamba aveva ceduto e si era rotta.
Inutilmente chiamò con quanto fiato aveva nei polmoni, ma nessuno poteva sentirlo.

Louise era rimasta nel suo reparto fino all'ultimo momento.
Aveva controllato le sue cabine e alfine decise che poteva abbandonare il proprio posto di lavoro, indossò il giubbotto salvagente e nonostante la nave inclinata raggiunse agilmente il ponte scialuppe.
Si mise pazientemente in coda aspettando il proprio turno per scendere sulla lancia di salvataggio.
La nave cominciò ad inclinarsi ulteriormente a allora prese la decisione.
Aveva visto la riva vicinissima e già una parte dei passeggeri, esperti nel nuoto avevano preferito le gelide acque dell'isola all'attesa del proprio turno, sulla scogliera c'erano diverse persone munite di torce che aiutavano i coraggiosi ad issarsi sullo scoglio e mettersi in salvo.
Saltò in acqua e cominciò a nuotare verso terra.
L'impatto fu terribile, fu come se mille coltelli si infilassero d'improvviso in ogni parte del suo corpo.
Il freddo la stringeva nella sua gelida morsa, tenendola in precario equilibrio tra la vita e la morte, i sensi di lei non stavano reagendo e Louise si sentì perduta, il calore stava sfuggendo dal suo corpo ed i suoi polmoni non riuscivano più a pompare aria.
Lottò con tutte le proprie forze per sfuggire da quel momento di disperazione, cercò di divincolarsi, di uscire dal torpore che la stava pian piano attanagliando e finalmente riuscì, riuscì a dare la sua prima bracciata e di seguito un'altra, e poi un'altra ancora, sputò l'acqua che era entrata in bocca e si riprese, con la forza della disperazione aumentò il ritmo del nuoto e senti nuovamente il sangue che ricominciava a circolare nel suo corpo, in dieci minuti era a riva, venne aiutata a salire sullo scoglio, gli fu gettata addosso una coperta e subito venne soccorsa e fatta avviare verso l'albergo, accompagnata da qualche volenteroso.
Si girò a guardare e vide la sua nave orribilmente girata su un fianco e cominciò a piangere.
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da Overmax »

Grande... stupendo.... mitico bruno!!!!!
sei un vero artista!!!!
:smt038 :smt023
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da Openboat »

Molto avvincente,ma altrettanto malinconico.....
Quoto Marco,mi hai messo addosso una tristezza infinita.... :cry: :cry: :cry:
Ormai ai tuoi manoscritti,ci siamo abituati :smt102 ,mettono sempre di buon umore ( da buon Toscano),Stavolta pero' la trama e' molto diversa.....
:smt039
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bruno21
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da bruno21 »

Era difficile trovare il lato spiritoso di questa tragedia con tante vittime.
Mi sono immaginato di essere a bordo e vivere tutto in prima persona, spiando i personaggi immaginari, ma poi neppure tanto, di questo breve racconto romanzato.
Non ho messo sotto l'ultimo capitolo continua, ma solo per dimenticanza, stasera pubblico il finale.
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bruno21
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da bruno21 »

Il suono del cellulare sovrastò i rumori di fondo della banchina.
-Pronto? Qui Guardia Costiera Livorno, pronto?
La voce autoritaria che proveniva da Livorno fece scattare il comandante Spadino.
-Pronto, sono il capitano Spadino, rispose.
E dall'altro lato:- come ha detto che si chiama capitano? Spadino?
-Si sono Spadino.
-Capitano Spadino, solo il capitano Ricci della Guardia Costiera di Livorno, la chiamo per sapere com'è la situazione a bordo, quante persone sono ancora sul Minerva?
-Manca ancora qualche centinaio di persone da sbarcare, rispose Spadino.
E dall'altro lato:- capitano, voglio conoscere esattamente il numero....e poi... capitano, ma lei si trova a bordo vero?
-No, comandante sono in banchina per organizzare i soccorsi a terra...
Da Livorno, dopo un momento d'imbarazzo:- a terra? Ci sono ancora centinaia di persone in pericolo e lei è a terra?
Spadino si rese conto in quel momento di cosa avesse fatto.
Il capitano deve abbandonare la nave per ultimo, quando tutti si sono messi in salvo, non è solo una legge del mare , un modo di dire, una tradizione marinaresca, è un preciso dovere del capitano, le leggi in materia sono molto chiare e le pene previste sono pesantissime.
Il Capitano Ricci continuò:- Spadino lei ha abbandonato la nave e da questo momento il comando del Minerva passa a me.
Poi la voce autoritaria si fece ancor più minaccciosa:- le ordino di risalire immediatamente a bordo e coordinare le operazioni di salvataggio, voglio sapere esattamente quante persone sono ancora sul Minerva, quante donne, quanti bambini, quanti anziani, se vi sono disabili, capitano, ha capito bene? Salga immediatamente a bordo, glielo ordino.
Spadino cercò di tergiversare chiedendo:- si sa se ci sono vittime?
E da Livorno:- e lei capitano lo chiede a me? Me lo deve dire lei se ci sono e quante sono, salga a bordo...xxxxx, Spadino, vada a bordo.
Spadino non ne aveva nessuna intenzione, era sceso a terra con Maruska e aveva portato con se anche alcuni ufficiali era con i piedi sulla banchina e mai sarebbe risalito a bordo di quella nave pericolante.
-Ma capitano Ricci, come faccio a salire a bordo...la nave è inclinata su un fianco...
Dall'altro lato del telefono ci fu un momento di sgomento, poi:- comandante lei si rifiuta? Guardi Spadino, io le faccio passare un guaio grosso se non ritorna a bordo della nave.
-No, non mi rifiuto, solo che non so come fare aggiunse piagnucolando Spadino.
-Le mando una motovedetta a prelevarlo dalla banchina, a prua c'è una biscaggina e da li può salire sul Minerva, mi telefoni quando è a bordo, ha capito Spadino.
Quella telefonata non arrivò mai.

Felipe e MariaSol con la piccola Carmen scesero dalla scialuppa e vennero immediatamente accompagnati al convento, dove trovarono un piatto caldo ed un letto dove riposare.

Il commissario di bordo, si mise a battere sulle pareti della cabina con tutto quello che poteva per far capire ai soccorritori la sua posizione.
Il giorno successivo venne ritrovato e portato in ospedale.

Luoise si riprese velocemente ed il giorno successivo fece ritorno a casa.

Il comandante Spadino fu arrestato con vari capi di imputazione, tra cui il più grave fu quello di aver abbandonato la nave.

Maruska fece ritorno in Russia, ma fu poi richiamata in Italia per testimoniare sul naufragio.

Francesco e Silvia ospitarono diversi naufraghi nella loro casa, dandogli anche la loro camera da letto e vegliando loro stessi tutta la notte.

La compagnia Nettuno venne messa sotto accusa per aver permesso il passaggio della nave vicino all'isola.

Grazie alle condizioni del mare ed alla manovra di avvicinamento all'isola, solo trentadue persone su quattromilacinquecento persero la vita.

Il Minerva incagliato in prossimità della costa, giace adagiata su un fianco come un enorme animale morente.

Fine.
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da marcoevo »

Io come già detto altre volte i msg lunghi per una ragione o per un'altra non li leggo quasi mai , questa tua scrittura Bruno mi ha coinvolto talmente tanto che mi sembrava di stare anch'io a bordo del minerva...mi hai fatto emozionare ...GRAZIE BRUNO... :smt038 :smt038
marco
Maestral8
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Re: Il destino del Minerva

Messaggio da Maestral8 »

complimenti, sei bravissimo mi hai fatto emozionare, :cryi :inchino
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