Superiorità ontologica della nautica rispetto all'aviazione

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Serpico
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Superiorità ontologica della nautica rispetto all'aviazione

Messaggio da Serpico »

Piccola citazione filosofica (tratta da Hegel, «Lo Spirito del Cristianesimo e il suo destino»). Lui, Hegel, sta parlando del battesimo in realtà. E ai tempi suoi non ci si alzava in volo. Però fa delle belle considerazioni sul mare e sull'acqua che vale la pena di riportare e che, attualizzandole, danno un perché alle emozioni "spirituali" di chi ama navigare e si sente irresistibilmente attratto dall'acqua. Copio. «L'abitudine di Giovanni di immergere nell'acqua quelli educati al suo spirito è significativa e simbolica. Non vi è nessun sentimento che sia così omogeneo col desiderio dell'infinito quanto il desiderio di seppellirsi in una distesa d'acqua: chi vi si immerge ha dinanzi a sé un qualcosa di estraneo che tuttavia gli scorre tutt'intorno e che si dà a sentire in ogni punto del suo corpo; egli è tolto al mondo e il mondo a lui; è solo senso dell'acqua che lo tocca dove egli è, ed egli è solo colà dove la sente. Nella distesa d'acqua non vi è vuoto, nessuna limitazione, nessuna molteplicità o determinazione; il sentimento di esse è il più semplice, il più ininterrotto. Quando colui che si è immerso risale su all'aria si separa dalla massa dell'acqua, se ne è disciolto, ma ne gronda tutt'intorno: non appena l'acqua lo lascia, il mondo intorno a lui riprende determinatezza ed egli rientra per forza nella molteplicità della coscienza».
«Nel guardare al cielo senza nuvole e alla superficie piana e senza forma di un orizzonte orientale, l'aria che ci circonda non è avvertita e il gioco del pensiero è qualcosa di diverso dal semplice guardare. In colui che si è immerso c'è solo un sentimento, la dimenticanza del mondo, una solitudine che ha allontanato tutto da sé e si è disciolta da tutto. Proprio come questo sottrarsi da tutto ciò che finora è stato, come una consacrazione ispirata ad un nuovo mondo in cui ciò che è reale oscilla indistinto dinanzi al nuovo spirito fra sogno e realtà, proprio tale appare il battesimo di Gesù in Mc 1,9 segg.: egli fu immerso nel Giordano da Giovanni e non appena uscì dall'acqua vide il cielo aprirsi e distendere su di lui lo spirito come una Colomba».
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Kraken
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Re: Superiorità ontologica della nautica rispetto all'aviazione

Messaggio da Kraken »

La superiorità ontologica della nautica rispetto all'aviazione è innegabile,basti pensare che l'uomo,cioè i nostri antenati hanno colonizzato il mondo anche grazie alle imbarcazioni (Tronchi di legno scavati) e che l'aviazione è ancora in fasce anche se siamo stati sulla Luna :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039
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Re: Superiorità ontologica della nautica rispetto all'aviazione

Messaggio da ilbarcarolo »

Con tutto il rispetto, non ho mai digerito Hegel e la sua fenomelogia dello spirito... Purtroppo il Sig. Hegel ha influenzato profondamente la filosofia tanto da essere vero e proprio capostipite della filosofia moderna. Da Hegel in poi la filosofia ha cessato di essere tale per divenire una specie di "megapippa mentale" più o meno ben codificata ed analizzata.
E' una mia personalissima opinione e mi rendo conto che probabilmente non è condivisa da nessuno, ma non voglio privarmi del piacere di esprimerla. :lol:
Detto questo, il testo che citi è suggestivo e poetico, non lo conoscevo non avendo letto «Lo Spirito del Cristianesimo e il suo destino» e ti ringrazio per avermene fatto conoscere almeno un piccolo brano.
non
Sulla superiorità dell' aviazione non avrei dubbi: Dalla comparsa dei primi aerosiluranti in poi non c'è proprio stata storia.
Potremmo scendere ad un compromesso: Che ne dite della Portaerei ? :sarc

Ciao
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Openboat
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Re: Superiorità ontologica della nautica rispetto all'aviazione

Messaggio da Openboat »

L'uomo ha cominciato a navigare......poi si e' evoluto,ed ha scoperto il volo...."Volare e' navigare....." poi l'uomo, si e' ulteriormente evoluto,solcando lo spazio.......Un giorno l'uomo navighera' alla velocita' superiore a quella della luce,e probabilmente scoprira' un'altra dimensione del tempo,e delle masse......Il resto lo lasciamo ai filosofi.....
ilbarcarolo ha scritto:Con tutto il rispetto, non ho mai digerito Hegel e la sua fenomelogia dello spirito... Purtroppo il Sig. Hegel ha influenzato profondamente la filosofia tanto da essere vero e proprio capostipite della filosofia moderna. Da Hegel in poi la filosofia ha cessato di essere tale per divenire una specie di "megapippa mentale" più o meno ben codificata ed analizzata.
E' una mia personalissima opinione e mi rendo conto che probabilmente non è condivisa da nessuno, ma non voglio privarmi del piacere di esprimerla. :lol:
Detto questo, il testo che citi è suggestivo e poetico, non lo conoscevo non avendo letto «Lo Spirito del Cristianesimo e il suo destino» e ti ringrazio per avermene fatto conoscere almeno un piccolo brano.
Siamo in 2 :sarc
:smt039
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