Calamari in vivo seconda parte

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bruno21
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Calamari in vivo seconda parte

Messaggio da bruno21 »

Le gabbiette altro non sono che tubi in p.v.c di quelli leggeri di colore bianco di circa un metro di lunghezza.
Questi tubi portano da un lato una specie di bicchiere che serve per incastrarli gli uni con gli altri.
Questa parte di diametro leggermente più grande ci servirà, tagliandola a fettine per realizzare due gole vicino all'estremità del tubo, in maniera da poter legare una cordicella da due millimetri senza il pericolo che questa possa scivolare lungo il tubo.
La cordicella di 2 millimetri si riesce a stringere benissimo e non si allenterà più.
Durante la legatura creeremo con questa cordicella due asole fisse contrapposte di circa 4 / 5 cm. di lunghezza.
Gli anelli o le fette, chiamiamoli come vogliamo, li infileremo dentro al tubo eli fisseremo con la pistola a caldo, utilizzando i cilindri di colla apposita.
Se realizzerete più di una gabbia, dovrete avere cura che le gole create dagli anelli siano perfettamente allineate su tutte le gabbiette che realizzerete, il perché di questa attenzione particolare lo scopriremo in seguito.
Insieme ai tubi, dovrete acquistare le grigliette sempre in p.v.c. complete di rete in p.v.c. in ragione di due per gabbietta o tubo, da applicare in cima ed in fondo in questo modo.
Da un lato incollerete la griglietta con la medesima colla a caldo, mentre dall'altro lato, quello che sarà apribile per mettere e togliere il calamaro, sarà un po' più laborioso perché dovrete fissarlo con un bulloncino sfilabile.
Procediamo a preparare il bulloncino che non troverete in commercio in questo sistema.
Acquistate una barra filettata di acciaio inox di mm. 5 di diametro e tagliatela in spezzoncini da 12 cm.
Acquistate dadi a galletto, sempre in inox e naturalmente 5 MA in ragione di n° 2 per ogni gabbietta che intendete realizzare.
Un dado a galletto lo fisserete con colla Loctite da un lato in modo che non si muova più, l'altro invece, quello mobile, che avviterete e sviterete, tingetelo con smalto rosso per distinguerlo immediatamente da quello fisso, per smalto intendo quello da unghie di vostra moglie o figlia, abilmente sottratto nottetempo e poi rimesso al proprio posto.
Prima di questa operazione di verniciatura, intingete i dadi in acetone al fine di eliminare ogni traccia di grasso o unto.
Arriva ora la lavorazione più difficile che è quella della foratura per il bullone.
Personalmente ho acquistato una punta da trapano da 6 mm. di quelle allungate, ho messo la griglia dentro al tubo, poi ho deciso dove forare ed infine ho forato, è andato tutto benissimo, ma non è detto, eseguite questa operazione con cura e pazienza.
Ecco, le gabbiette sono finite.
Numerate ora i coperchi ed i tubi per non confondere le griglie col rischio di impazzire per ritrovare ad ogni tubo la sua.
Passiamo ora a realizzare i collegamenti per poterle calare e sollevare.
Acquistiamo del cordino da 4 mm. che da Mauris si trova in confezioni da 20 metri a circa 2 euro, acquistiamo sempre al medesimo magazzino dei moschettoni di alluminio anodizzato che troverete in blister a coppia a circa 1 euro, acquistate una confezione di fermacavi da elettricista da 50 pezzi a circa 2 euro.

Per il cordino ne occorreranno almeno 40 metri, di moschettoni ne serviranno tre in fondo e tre i cima, poi n° 4 per ogni collegamento tra tubo e tubo.

Prepariamo tutto il cordame seguendo lo schema che pubblico, occorrerà infine in peso di 2/4 Kg. ed una boa di segnalazione per ritrovarlo.

La profondità più adatta per conservare le esche è sui 30 metri.
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il mare è specchio del cielo
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